Sono un po' in anticipo ma se volete avere il tempo per preparare il tutto ..;))
questa è una semplicissima "ricetta-pozione" per un liquore, il nocino che si prepara secondo tradizione il 24 giugno cioè per San Giovanni!
Non è una ricetta tipica, ce ne sono tante, a seconda delle regioni ... diciamo che è un po' magica e se volete provarla...
Dovete armarvi di alcuni oggetti "particolari" : intanto per raccogliere le noci dall'albero dovete usare guanti (non di gomma,sarebbe giusto guanti di pelle scamosciata o chi è vegano guanti di cotone grossi!) così non vi macchiate, ma anche non "contaminate" i malli delle noci con vs. energie
Dovete avere un coltello o una lama NON d'acciaio..sarebbe il massimo usare una lama di ceramica... (ci sono dei coltelli con lama in ceramica anche in vendita nei cataloghi tipo D-Mail!) o in vetro..anzi i vecchi druidi usavano una lama di cristallo per non ferire con il metallo la forza delle noci!
In mancanza del coltello , un vecchio "pestello", quelli antichi da farmacista sono ideali, sono in pietra e di solito hanno anche il mortaio(ovvio non i pesta carne di metallo!). E un cesto di vimini (o bambù,acacia,ginestra,olivello...insomma fatto con fibre naturali per riporvi i malli!).
La raccolta deve avvenire durante la notte fra il 23 e il 24 giugno o al massimo all'alba del 24 giugno! Servono 24 noci (con il loro mallo) integre e belle grosse.
Arrivate in cucina prendete un panno di lana (non pelosa come il mohair, diciamo un vecchio panno di lana rasa) e strofinate i malli, poi li ripassate con uno panno di cotone inumidito d'acqua (il panno si macchierà)e le mettete ad asciugare qualche minuto appoggiate su un tagliere o su un altro panno...
Intanto pulite la lama del vostro coltello o il pestello strofinandolo con un panno di cotone e poi proclamando :
" Che tu sia limpido come il cristallo , forte come la roccia, puro come l'acqua di fonte!"
Quindi tagliate ogni mallo in 4 spicchi OPPURE (è una scelta) se usate il pestello ,schiacciate sommariamente i malli in modo da aprirli un po'...ma senza pestarli troppo! (io uso il pestello perché ho ereditato dalla nonna strega un bellissimo mortaio in pietra col suo pestello !ma prima o poi troverò anche la lama di cristallo ..spero!!!;))
Poi mettete i malli così trattati in un ampio barattolone o vaso di vetro grosso e trasparente(se lo avete in cristallo meglio,vanno bene anche quei contenitori per marmellata molto grandi, da3 o più chili,con chiusura ermetica!)
vi aggiungete 1 litro di alcool puro a 95 gradi (quello che si usa per fare i liquori) o se volete anche quello da liquori di frutta (è alcool a 75 gradi ma viene molto più blando!in commercio esistono entrambi. li trovate nei supermercati o anche nei negozi di vini)(c'è anche chi usa una grappa fatta in casa, a gradazione 60° ma io non ho mai provato).
Dicevo : aggiungere l'alcool ai malli nel vaso poi in ordine 7 chiodi di garofano,un pizzico di cannella in polvere o un pezzetto di stecca di cannella e 3fiori di anice stellato secco (queste spezie si trovano nei reparti drogheria)
Il vaso deve risultare pieno a metà ; quindi tappate il vaso e ponetelo al sole (in terrazzo o posto comunque al sole, ma protetto da vento ,meglio su una mensola in modo che Nessuno ,tranne voi, possa toccarlo!).
Per 25-30 gg. (la durata dipende dalla stagione ,cioè se ci sono dei gg. con meno sole fate 30-45 gg. se è un'estate parecchio soleggiata bastano 25 -30 gg!)
il vaso deve prendere luce solare almeno 6-8 ore al giorno e ogni giorno al mattino o alla sera dovete prendere il vaso e scuoterlo un po' facendogli compiere qualche giro..insomma i malli e il liquido dentro devono girare in tondo dentro il contenitore con moto orario! (è difficile da spiegare ma semplice nella pratica!)
Passato il mese,aprite il vaso ,filtrate con un colino NON metallico il tutto e riversatelo dentro un'altro vaso ma possibilmente di vetro scuro, aggiungete mezzo chilo di zucchero (la diatriba è se usare quello bianco o quello di canna, fate voi! io uso quello scuro bio) e mescolate con una bacchetta di vetro o mestolo di ceramica...(insomma avete capito :non di metallo!e non di legno perché si macchierebbe)per qualche minuto finché sentite che lo zucchero si sia sciolto e mescolato bene al composto.
Potete esclamare :"Tu dolce come l'amore infondi luce e calore a questo liquore..."
Chiudete bene il vaso e riponetelo in luogo asciutto , buio e temperato ,lontano da fonti di calore ma anche da apparecchi elettrici, l'ideale è una dispensa o una cantina non umida o anche ..una credenza di legno..un armadio!!! un luogo tranquillo ! ;)) e lasciatelo là per 6 mesi! O al massimo ogni luna piena andate a scuoterlo un po' da sotto in su sempre con moto orario e rimettetelo a nanna...
Il vaso NON va mai aperto. Dopo 6 mesi aprite, guardatelo (deve essere colore marroncino e non più verdino) annusate e se il profumo è intenso filtrate nuovamente in un bottiglione ,lasciate riposare fino alla prossima luna e poi cin cin... Se il profumo è leggero, lasciatelo riposare ancora un altro mese... (c'è chi arriva in totale a 9 mesi ,dipende..).
La formula : ecco c'è chi durante le fasi della preparazione e in ogni successiva operazione proclama formule del tipo :
"Per piacere San Giovanni infondi forza di guarigione a questo liquore" o
" Energie della terra,dell'acqua,del sole e del vento date forza a questo liquore... perché sia di aiuto a chi lo berrà..."
ognuno troverà la propria formula, vero amiche streghe? :))
Buon lavoro e buon nocino magico...

1 magici commenti:

WOW!!!!! Sarebbe bello procurare per tempo una lama come descrivi tu... ma qui dalle mie parti non ci sono negozi così particolari... sob! :*)
Grazie cara, vedrò di procurarmela alla prossima Fiera-Mercato degli Stregoni! ^___^

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tu, vepre, tu, radica sbarbata al crepuscolo
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tu, pelo di nottola,
tu, sangue di scimmia,
tu, dente di bottolo,
và, bolli e t'avvoltola nel brodo infernal......
tu, dito di un pargolo strozzato nel nascere,
tu, labbro di un tartaro,
tu, cuor d'un eretico,
và dentro, e consolida la polta infernal.......
e voi, spiriti negri e candidi,
rossi e ceruli,
rimescete!"
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rimescete! riemescete!

(MacBeth-William Shakespeare)

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