- Pronto?
- Quanto manca?!!!
- Oddio… un “salve” non ci sta?
- Per i convenevoli se vuoi possiamo trovarci a pranzo al ristorante… adesso mi preme sapere a che punto sei…
- Non manca molto…
- Quanto?
- Non molto…
- Non mi sai fare una previsione?!
- Ecco… è che…
- Entro sabato mattina devi mandarmi la bozza definitiva per l’ultimo controllo, lo sai…
- Sì lo so…
- E allora? Che ti succede?!
- Niente…
- Non dirmi che ti sei bloccata…
- Eh… …
- O mamma... No eh?!! Non mi fare di questi scherzi…
- Se continui mi metto a piangere…
- No! No! Che poi mi tiri fuori un finale tragico!!!
- Ecco!
- Va bene dai, ti lascio pensare tranquilla. Quando posso richiamarti?
- Ti chiamo io!
- Va bene ma sabato…
- Lo so Santa Pupattola!!!
- Va bene, allora ciao
- Ciao
Appena chiuso il telefono ho tirato un sospirone di sollievo enorme.
Non potevo crederci, mancava ancora una settimana alla scadenza e quella già mi stava col fiato sul collo… Ma chi me l’ha fatto fare di buttarmi in quest’avventura?! Non sono una scrittrice, non posso nemmeno definirmi “in erba” che non ho alcuna nozione “tecnica” di come si scrive un racconto se non addirittura un romanzo…
Mi siedo davanti al portatile e butto giù quello che viene, mescolando reale e fantasia senza alcuna pretesa di piacere, lo faccio per sfogo personale e se poi qualche volta ci metto cose realmente successemi non è un problema… Sono cose talmente assurde, che chiunque le prende per favola e continuo a vivere in pace.
Se scoprissero che conduco una vita parallela tra un anonimo impiego in un ufficio contabile e un mondo fantastico che continuo ad illudermi alberghi solo nella mia testa… mi rinchiuderebbero subito in un manicomio… che poi tanto non esistono più… tutto il mondo reale è un Manicomio con la “M” maiuscola e quindi, molto meglio il mio rifugio personale….
Non so per quanto tempo ancora riuscirò ad essere così brava da lasciare credere a tutti quelli che mi “conoscono” che sono una persona “normale”, con un lavoro “normale”, una casa “normale” ecc. ecc. ecc. ……
Ci sono giorni in cui la mia vera natura minaccia di saltar fuori e ho il terrore che possano vedermi per quella che realmente sono…
Mi succede sempre più spesso, quando accade qualcosa che mi sconvolge o anche solo che mi irrita, di sentire tra stomaco e cuore tutto un fremito e mi viene la pelle d’oca… Prima o poi esploderò e sarò davvero quella che sono… Prego Merlino che non accada mai… Mi toccherà scappare, sarò bandita da questa e da quell’altra Realtà, e vivere come un’eremita… e con che coraggio poi riuscirei più a guardare in faccia mia madre e mio padre?!
Sono intere generazioni che il Segreto è gelosamente custodito, mai una sola parola è sfuggita, nemmeno se si era un po’ alticci… frutto di anni e anni di duro allenamento, frutto di altrettanti anni e anni di dure e pesanti persecuzioni…
E mio marito… povero angelo mio… è all’oscuro di tutto anche lui e non credo sarebbe in grado di reggere la Verità… No, non potrò dirglielo MAI, anche a costo di veder morire la nostra Storia pur di proteggerlo…
Ma via, non è questo il momento di essere negativi, che se ci penso troppo attiro la Sfortuna e poi mi tocca fare tutta la procedura di “pulizia”, che dura giorni e non ne ho proprio voglia…
Torno al portatile e riprendo il capitolo sospeso, raccontando di quella volta che un Troll ubriaco entrò ballando sulle punte nella Taverna del Villaggio.. strapperò due risate ai lettori, facendo loro conoscere un altro angolino della mia Vita Vera senza correre pericolo alcuno, nè per me, nè per i lettori…